Animazione e intervento artistico creativo sullo spazio

Animazione e intervento artistico creativo sullo spazio
di Roberto Albanese

Contenuti e operatività di una strategia di animazione nel territorio basata sulla trasformazione effimero / creativa da parte di un gruppo degli elementi visivi che danno il paesaggio di un luogo. Le origini religioso / rituali e il quadro teorico dell’earth art. Strumenti tecnici per la trasformazione creativa di ambienti naturali e spazi urbani.

Contenuti
Segnare in modo effimero lo spazio significa sottolineare\valorizzare in chiave estetica un ambiente e i suoi elementi, senza per questo stravolgerli e distruggerli. In questa ricerca di assimilazione creativa rispetto al paesaggio e allo spazio riemergono i due principi basilari dell’ “earth art”:

“1) l’arte include l’ordinamento degli oggetti naturali o il confronto tra oggetti naturali e oggetti costruiti dall’uomo, per esempio, drappeggiare un miglio di scogliera con stoffa;

2) L’arte é autonoma e può quindi, “verificarsi” ovunque”.

(R.SCHECHNER, Actuals, in “Le scritture sceniche”, n.7\1993,p.34).

Segnare lo spazio significa pure riscoprire la funzione del “gioco simbolico” delle religioni tradizionali. Ad esempio “tra i tibetani e i navajo, il lama, sacerdote o uomo medicina lavora ore e ore per creare uno spazio simbolico, una cornice reverenziale, per mezzo della sostanza più comune che esista. Con la sabbia colorata vengono rappresentate le caratteristiche più importanti della cosmogonia mitica, e il mandala di sabbia diventa così un microcosmo” (S.LARSEN, L’immaginazione mitica, Interno Giallo Editore, Milano, 1992, p.235).

Operatività
Da questo punto di vista attività realizzabile é la realizzazione di sovrastrutture spaziali (teloni, festoni, lenzuoli, tappeti, ecc.), tracce con spostamenti e assemblaggio di elementi naturali (foglie, fieno, ecc.), l’attraversamento-colorazione con elementi naturali di superfici (prati, pendii nevosi, ecc.).

Tecnica particolarmente adatta ad essere utilizzata in grandi spazi urbani quali piazze, vie … é quella dell’ “infiorata”. Si tratta di ideare e realizzare grandi motivi ornamentali policromi da realizzare con segatura tinteggiata in precedenza. Con questo materiale si riempie un disegno predisposto su un fondo bagnato (al fine di garantire la tenuta del manto). Con una tavoletta di legno si procede invece a delineare i contorni e a pressare la segatura. Ancora oggi con questa tecnica, che si pone in diretta continuità con le originali antiche infiorate votive realizzate con petali di fiori freschi, in alcune situazioni dell’Italia centrale e meridionale e in altre località di cultura latina (fino ad arrivare alle grandi celebrazioni pasquali di Antigua, in Guatemala) si caratterizza il percorso dei cortei processionali religiosi (a riguardo vedi G.VILLA, Camaiore: la piccola grande fabbrica dei tappeti di segatura, in “Le Vie del mondo”, n.9/’90).

Roberto Albanese

http://www.greenman.it

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