Costruiamo un idrometro

Controllare il livello delle acque dei nostri fiumi per sorvegliare le piene.
di Dario Fossati

Come costruire e dove collocare correttamente un semplice strumento di misurazione della quantità di acqua presente in un corso d’acqua

DEFINIZIONE – L’idrometro è uno strumento che serve per misurare le variazioni del livello dell’acqua (altezza idrometrica) che scorre in un alveo. E’ costituito da un’asta graduata generalmente di legno o metallo. Gli idrometri sono spesso visibili sui muri dei ponti, presso gli argini e lungo i canali artificiali e vengono posizionati in punti dove si può eseguire facilmente la lettura.

Idrometro “storico”

( Steyer – Austria)

COME COSTRUIRLO – Per la costruzione conviene utilizzare un’asta di legno, verniciato per aumentarne la durata in acqua, con lunghezza variabile in funzione del tipo di corso d’acqua sul quale si dovrà ubicare. Più semplicemente potrà essere utilizzata anche una striscia graduata di fettuccia sintetica. Se si tratta di posizionare lo strumento in un piccolo corso d’acqua o in un canale, la lunghezza sarà ridotta a 1 – 1,5 metri, se si tratta invece di un corso d’acqua medio o grande meglio una lunghezza di 2 – 3 metri. L’asta di legno o la fettuccia dovrà essere graduata, cioè suddivisa in intervalli regolari di 10 – 20 centimetri (cfr. figura), Si deve tenere presente che la graduazione e le scritte numeriche che l’accompagnano devono essere opportunamente dimensionate ed evidenziate, in modo che siano ben visibili anche dal punto ove si dovrà fare la lettura. E’ conveniente che la lettura venga effettuata da una posizione sicura, ad esempio. senza dover scendere nell’alveo, poiché risulterebbe pericoloso durante i periodi di piena.
COLLOCAZIONE E LETTURA – Una volta preparata l’asta graduata, questa va collocata nell’alveo del corso d’acqua. Come già evidenziato, è bene ubicarla su un manufatto rigido come il muro della pila di un ponte o un muro laterale di un ponte o di un’opera idraulica. E’ da evitare la collocazione per infissione diretta nel fondo dell’alveo, in quanto durante le piene è molto facile che venga scalzato il terreno alla base e che quindi l’idrometro venga trascinato via o danneggiato dalla corrente.

La parte inferiore dell’asta costituisce lo zero, meglio definito “zero idrometrico”; lo zero va collocato all’altezza più conveniente, in funzione della natura del corso d’acqua stesso. Si tratterà quindi di collocare l’idrometro durante il periodo di magra, avendo cura di posizionare lo zero possibilmente al livello minimo osservato. Si potranno quindi effettuare le osservazioni tutte le volte che il livello dell’acqua nel corso d’acqua supererà lo zero idrometrico.
La cadenza delle rilevazioni dovrà essere definita in funzione del tipo di corso d’acqua e saranno più ravvicinate nei periodi di piena. Normalmente le osservazioni vengono effettuate giornalmente, tuttavia è possibile intervallare le misure anche in funzione delle condizioni atmosferiche. Le rilevazioni potranno essere riportate inizialmente su una tabella, con il dato rilevato (altezza idrometrica in centimetri) ed i riferimenti temporali a cui si riferisce la misura (giorno, mese, anno). E’ inoltre conveniente annotare le condizioni climatiche specifiche, evidenziando se il momento della lettura corrisponde ad un giorno di sereno o di pioggia, ad un periodo di più giorni secchi o piovosi. Tutti i dati elaborati potranno quindi essere riportati in un grafico cartesiano o in un istogramma che metterà in relazione le altezze idrometriche in centimetri con i giorni o mesi dell’anno durante il quale sono state effettuate le osservazioni.

Roberto Albanese

http://www.greenman.it

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