Alluvioni in Europa: una prospettiva per agire

Analisi della situazione e proposte di strumenti di intervento di tipo educativo.

Le alluvioni dell’agosto 2002 hanno avuto dimensioni mai viste prima. Più di cento persone hanno perso la vita in Germania e nella Repubblica Ceca. Sono state colpite da inondazioni anche l’Austria, la Slovacchia, l’Ungheria la Russia e la Romania. Intere regioni hanno visto la distruzione dell’infrastruttura socio-economica ed hanno subito danni al loro patrimonio culturale e naturale.
Nell’autunno di questo stesso anno pesanti inondazioni si sono verificate in Francia e nell’Italia del nord.

La maggior parte della comunità scientifica concorda oramai sul fatto che i c.d. eventi atmosferici estremi stanno diventando maggiormente frequenti, e che le condizioni atmosferiche dei prossimi cento anni cambieranno drasticamente. Gli effetti peggiori interesseranno le aree povere e rurali, mentre effetti relativamente minori si avranno nelle aree urbane più ricche.

In realtà il dibattito sul cambiamento climatico dovrebbe svolgersi in parallelo con un migliore livello di pianificazione. Questo anno drammatico di ripetute alluvioni in Europa dovrebbe coincidere con l’inizio di una riflessione su come l’intervento dell’uomo ha contribuito a creare queste condizioni climatiche eccezionali, in particolare attraverso l’alta emissione di gas ad effetto serra e uno scorretto uso del territorio ed una inadeguata gestione delle acque.

I governi dovrebbero procedere immediatamente ad una nuova pianificazione per dare alle comunità locali una nuova organizzazione che protegga la gente dalle nuove condizioni climatiche estreme alle quali i cittadini sono esposti e per promuovere la protezione del clima.

Ma i cittadini e i giovani devono scegliere uno stile di vita più sicuro e sostenibile! Cosa può fare l’educazione per cambiare i nostri comportamenti?

Valorizzare una metodologia che parta dall’affettività e che sappia utilizzare anche i nuovi media, questa è la nuova frontiera!

Green Man Magazine vuole quindi suggerire alle scuole, alle famiglie e a tutti i cittadini queste prime proposte specificatamente studiate per il WEB.

1. Aiutare i bambini a far fronte al trauma ed allo stress dovuto a disastri naturali come le alluvioni ricorrendo a metodologie di lavoro di tipo affettivo (animazione). Strumento WEB: narrazione di storie on line (italiano).

2. Promuovere una riscoperta dal lato affettivo dei fiumi europei e del fenomeno alluvioni per come questo si lega alla nostra vita di tutti giorni in città attraverso l’immaginario urbano. Strumento WEB: itinerari on line sull’immaginario urbano (italiano e francese).

Roberto Albanese

http://www.greenman.it

View more posts from this author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *