Monza e Lubiana città europee di pace

Progetto di seminario europeo su educazione alla pace e all’intercultura che prende spunto dai bombardamenti aerei delle due città avvenuti nel 1916.

Quando la storia unisce. Memoria e paesaggi europei di pace
(di Roberto Albanese)

Marcello e G.Maria

Progetto e programma di un seminario / convegno europeo su cultura di pace e gemellaggi tra città

Sommario:

1. Premessa
2. Obiettivi del progetto
3. Contesto e strumenti
4. La ricaduta a livello giovanile: il “patto di amicizia”
5. Ipotesi di programma del seminario / convegno

1. Premessa
L’Europa è nata dalla necessità, fortemente sentita, da parte dei suoi “padri fondatori”, di portare la pace in un continente sconvolto da secoli di lotte sanguinose. Le scelte attuate a livello economico finanziario e a livello politico-istituzionale con la nascita prima della moneta unica e poi con l’allargamento della Unione Europea e l’aggiornamento della sua base giuridico-costituzionale sono importanti ma non sufficienti per dare finalmente corpo a tale ambizioso progetto.
Alle istituzioni e alla economia si deve associare oggi la cultura, al fine di portare il valore della pace a radicarsi ancora più profondamente nella coscienza dei cittadini europei.
Ai sente la necessità che gli Enti Locali si dotino di un metodo di lavoro concreto che porti le città, le regioni e le comunità territoriali in genere del nostro continente a sentirsi insieme “cittadini della nuova Europa”. Un metodo che, partendo da un confronto concreto tra le storie delle varie comunità locali sviluppato in chiave di “empatia” e non più di conflitto / competizione, sia funzionale all’apertura di una nuova fase di cooperazione tra popoli e nazioni.

La città di Monza, per scelta dell’Amministrazione Comunale che ha voluto raccogliere e interpretare le sollecitazioni pervenute dai suoi cittadini, ha iniziato un percorso conforme a questa impostazione, cercando di scoprire le affinità della propria storia con quella di città di altre nazioni europee, in particolare individuando un “filo rosso” in tema di pace che la lega alla città di Lubiana. Infatti queste due città sono state ambedue oggetto, nel febbraio 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, di due distinti episodi di bombardamento contro popolazioni civili comunque collegati ad una unica azione militare (infatti il primo bombardamento su Monza fu di attacco e il secondo su Lubiana di rappresaglia).
Proprio nel febbraio 2003 a Monza un movimento di cittadini ha voluto riprendere e attualizzare questa vicenda, interpretandola in una prospettiva di pace legata allo slogan “mai più bombe sulle città”. L’iniziativa si è anche tradotta in un primo gesto concreto di spontanea pacificazione tra città, reso visibile attraverso la collocazione da parte di questo gruppo di cittadini di un “roseto della pace” proprio nel quartiere colpito dal bombardamento del 1916, a ricordo di tutte le vittime civili. La ricostruzione della vicenda storica del 1916 e la documentazione fotografica della giornata monzese di commemorazione del febbraio 2003 si trovano in Internet nel sito Green Man Magazine alle pagine Web
http://www.greenman.it/bombe_monza_lubiana.htm
http://www.greenman.it/anti-waw_MzaLblj_it.htm

Ora l’Amministrazione Comunale di Monza intende riflettere su quale organica strategia mettere in atto per sviluppare queste azioni civiche all’interno di un quadro di un futuro rapporto organico di gemellaggio, che possa essere bilaterale o anche multilaterale, coinvolgendo altri partner europei già attivi su progetti simili.
Ci interessa quindi organizzare, nel febbraio 2004 – ovvero in occasione del prossimo anniversario del bombardamento di Monza e Lubiana – un seminario / convegno di livello europeo per dibattere con altre significative esperienze europee su come la storia e la memoria – reinterpretate in chiave di pace e riconciliazione – possano rappresentare uno degli elementi portanti della nuova identità europea e come a tale fine possa essere usato lo strumento dei gemellaggi tra Comuni d’Europa proposto dalla Commissione Europea.
Da questa esigenza nasce la proposta di convegno / seminario qui descritta e precisata sia a livello di contenuti come di programma.

2. Obiettivi
L’iniziativa è finalizzata a delineare, nella storia europea dall’ ‘800 ad oggi, una mappa di alcuni dei più significativi episodi che hanno visto le comunità locali subire perdite civili durante le guerre e reagire di fronte a ciò mobilitandosi in forme di solidarietà con le vittime, nonché di obiezione e di testimonianza nonviolenza. In tale modo si intende iniziare a costruire una geografia dei paesaggi europei della pace, vista nei suoi aspetti esteriori (segni, vecchi e nuovi simboli e “hauts lieux” del territorio) e interiori (la memoria sociale).
In particolare verrà studiato, insieme ad operatori attivi nel settore dei gemellaggi, come è possibile costruire un percorso di riconciliazione tra comunità ex-belligeranti, valorizzando storia e memoria legate al vissuto di adulti ed anziani ma anche considerando le esigenze di senso e di comunicazione che in particolare il mondo giovanile esprime.
Ciò sarà fatto partendo da contributi teorici ma soprattutto sviluppando una approfondita analisi di esperienze già in atto.
Ci si augura poi che le realtà coinvolte in questo progetto di convegno, possano successivamente entrare in una rete permanente di collaborazione tra città che configuri in futuro precise azioni e programmi di gemellaggio, come quello previsto tra le città di Monza e di Lubiana.

3. Contesto e strumenti
Da parte nostra si ritiene che l’educazione sia lo strumento più efficace di riconciliazione e pace preventiva e che sia importante dotarsi di strategie che nel contempo siano idonee ad animare le comunità locali e siano anche condivise e verificate a livello europeo in una rete stabile di cooperazione tra soggetti pubblici, associazionismo, operatori e cittadini. Questo perché oggi sempre di più si tratta di gestire dinamiche educative che uniscano il locale ed il globale.

Il programma del convegno / seminario cercherà quindi di dare ampia valorizzazione in questa prospettiva europea alla realtà territoriale e regionale che ospita l’iniziativa, dando anche modo ai partecipanti di fare una concreta verifica sul campo nel contesto lombardo di situazioni che testimoniano questi aspetti. Infatti il territorio lombardo, nel quale si inserisce la città di Monza con una sua specificità, rappresenta una “miniera culturale” di ampia portata per il tema della pace – delle sue storie e del suo paesaggio – che si colloca in una prospettiva sia locale come europea.
Attraverso la conoscenza del territorio e la ricostruzione, limitatamente agli ultimi 150 anni, di alcuni degli episodi storici più salienti avvenuti in Lombardia (come la battaglia di Solferino e il movimento di solidarietà con i feriti delle donne mantovane che porterà poi alla nascita della Croce Rossa Internazionale, ma anche fatti minori ma fortemente significativi – almeno a livello monzese – come appunto il bombardamento di Monza e Lubiana del 1916) è possibile arrivare a comprendere come una comunità locale sia stata concretamente e specificamente toccata da un determinato e particolare impatto locale di quelle che sono state le più generali vicende europee, passate o contemporanee.
Questo è anche un modo concreto per porsi insieme – come “cittadini della nuova Europa” – in “chiave empatica” a confronto con la storia di comunità locali differenti ma a loro volta coinvolte in altre vicende (come il bombardamento di Gernika in Spagna nel 1936, la deportazione nei lager nazisti, la guerra in ex-Jugoslavia …) che sono esteriormente diverse ma che hanno un vissuto umano fondamentalmente simile.

Il convegno rifletterà su un possibile percorso di lavoro che, partendo da una rigorosa ricerca storica di fatti ed eventi, ne proponga una attualizzazione nonché un organico e organizzato percorso di fruizione sociale dei risultati. Si rifletterà sulle caratteristiche di questo percorso / progetto educativo di animazione sviluppato a partire dalla memoria e dalla fruizione dei paesaggi di pace. Nostra ipotesi di lavoro di partenza è che questo percorso / progetto si debba caratterizzare almeno per la capacità di integrare al suo interno (oltre agli strumenti classici della storiografia e della ricerca sulla memoria orale) una pluralità di elementi stimolo diversi, quali:
(a) la ricerca dei segni paesaggistici, della memoria e delle sue narrazioni: un itinerario di scoperta e lettura nel territorio;
(b) la conservazione e la attualizzazione della cultura materiale: un percorso di apprendimento e fruizione in forma attiva ed espressivo / comunicativa che parta dai reperti storici raccolti;
(c) essere “a sistema” rispetto ad una offerta culturale locale permanente rivolta ai giovani in tema di pace e lotta all’intolleranza e al razzismo.

4. Metodo di lavoro
Verrà privilegiata una modalità di lavoro che alternerà lezioni teoriche a riflessioni su esperienze concrete. La discussione ed il confronto avverrà sia a livello assembleare che di lavoro di gruppo. Si effettueranno uscite sul campo nella città di Monza, dove i partecipanti al convegno potranno svolgere una funzione di “osservatori partecipanti” di momenti di animazione territoriale in quartiere.
Si ricorrerà agli strumenti più aggiornati di comunicazione multimediale, predisponendo delle pagine WEB che renderanno possibile una ampia fruizione dei materiali elaborati.
Tutto il lavoro svolto verrà fissato in un quaderno di documentazione che verrà prodotto successivamente al convegno.

5. La ricaduta a livello giovanile: il “patto di amicizia”
E’ a partire da qui, ovvero all’interno della prospettiva del “mai più guerre” e di una Europa artefice di pace e progresso sociale, dentro e fuori i suoi confini, che sarà possibile impostare una azione comune sull’oggi, cosa che i cittadini ed in particolare i giovani percepiscono come urgente e decisiva.
In particolare si tratta di vedere come, partendo da un lavoro sulla storia e sulla memoria dove protagonisti sono adulti ed anziani, sia possibile arrivare a definire un “patto di amicizia” tra comunità, dove siano invece i giovani il soggetto trainante della progettazione di una nuova e concreta cooperazione tra popoli del nostro continente nella prospettiva di una Europea finalmente unita.

6. Ipotesi di programma del seminario convegno

Titolo: Comunità unite dalla storia. Memoria e paesaggi europei di pace

Sottotitolo: I gemellaggi tra città come strumento per costruire una comune identità di pace della nuova Europa. Riflessione su esperienze e metodi per usare la memoria storica locale in programmi di animazione alla tolleranza e alla convivenza tra i popoli

Sintesi del programma e sua articolazione per sessioni:
1. Come leggere un determinato contesto territoriale dal punto di vista dell’immaginario di pace
2. Elementi ed organizzazione di un percorso di animazione territoriale su memoria e paesaggi di pace
3. Riflessione teorico / pratica di respiro europeo per impostare gemellaggi tra città che partano dalla valorizzazione di memoria e paesaggi di pace
4. L’esperienza ed il progetto della città di Monza

[Il programma è stato ideato e verrà coordinato nella sua realizzazione da parte del dott.Roberto Albanese, autore delle indagini storiche sul bombardamento del 1916 e animatore socio-culturale]

Data proposta: febbraio 2005

Luogo di svolgimento: Italia / Lombardia: Monza.

Calendario di massima:

§ 1° giorno

arrivo e sistemazione dei partecipanti
incontro di socializzazione e di presentazione dell’iniziativa
(a cura del direttore del progetto, dott.Roberto Albanese)

§ 2° giorno

I sessione di lavoro

Come leggere un determinato contesto territoriale dal punto di vista dell’immaginario di pace

Gli “hauts lieux” della pace. Definizione di “haut lieu” a livello di psicologia ambientale e connessione con i temi della pace. Quale è il rapporto tra questi e i giovani.
Relazione del prof.Kaj Noschis – docente di psicologia dell’ambiente al Politecnico di Losanna (Svizzera)

Studio di un caso: la Lombardia “giacimento culturale” per percorsi su memoria e paesaggi di pace su 100 anni di storia tra XIX e XX secolo
Lettura del territorio lombardo dal punto di vista degli “hauts lieux” della pace con presentazione di itinerari virtuali in tema di pace.
Esercitazione condotta da parte di Giuseppe Paleari – Responsabile della Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese (Milano)

[multimedia e pagine WEB nel sito http://www.greenman.it]

Struttura indicativa di massima dell’itinerario nella sua caratterizzazione storico / temporale e geografica

XIX secolo: guerre di unità nazionale

1859 – Solferino / Castiglione delle Stiviere (Mantova): una “battaglia mondiale” e il gesto di solidarietà tra popoli delle donne mantovane che fece nascere l’idea della Croce Rossa

XX secolo:

I Guerra Mondiale

1915 – Adamello (Brescia): “guerra bianca” e “tregue autogestite”

1916 – Monza (Milano) / quartiere S.Biagio: uno dei primi bombardamenti aerei di città

II Guerra Mondiale:

Sesto S.Giovanni (Milano): scioperi operai del ’43 e resistenza nonviolenta

Montagne comasche: sentieri degli esuli e della lotta partigiana

II sessione di lavoro

Elementi ed organizzazione di un percorso di animazione territoriale su memoria e paesaggi di pace

Pomeriggio

Lavoro di gruppo su differenti tematiche

1° gruppo di lavoro – Impostare e fruire un itinerario in un luogo aperto
(introduzione e animazione a cura del comitato organizzatore)

2° gruppo di lavoro – Come riqualificare una struttura museale in relazione ai bisogni espressivo / comunicativi dei giovani
(introduzione e animazione a cura del comitato organizzatore)

3° gruppo di lavoro – Come organizzare una offerta culturale permanente rivolta a educatori, insegnanti, mediatori culturali e giovani in tema di pace e lotta all’intolleranza e al razzismo
(animazione a cura del Centro di educazione interculturale dell’Assessorato alle politiche giovanili e sociali e all’immigrazione della Provincia Mantova)

§ 3° giorno

Riflessione teorico / pratica di respiro europeo per impostare gemellaggi tra città che partano dalla valorizzazione di memoria e paesaggi di pace

Mattino – [ parte dei lavori aperta al pubblico cittadino e agli studenti delle medie superiori]

· Saluto degli amministratori locali e regionali
· Presentazione della giornata da parte dei funzionari comunali competenti
· Culture locali di pace, cittadinanza europea, giovani. Le intuizioni del progetto tra le città di Monza e Lubiana – relazione introduttiva di Roberto Albanese – Direttore del progetto
· La pace come fondamento della “nuova Europa”. Il lavoro della “convenzione” come contributo alla nascita della “nuova Europa”. La funzione in tale senso dei gemellaggi tra città – Relazione di un dirigente della DG Cultura della CE e / o di un esponente politico della convenzione.
· Storia e memoria nella costruzione di una proposta educativa in un programma di lotta al razzismo, all’intolleranza, alla xenofobia – Relazione di Daniele Novara – Centro Psicopedagogico per la Pace – Piacenza (Italia)
· Il ruolo delle comunità locali nello sviluppo di un curriculum europeo per l’educazione alla pace – prof.Werner Wintersteiner – Università di Klagenfurt (Austria) – network EURED
Interventi delle realtà presenti. Sono in atto contatti con le seguenti realtà:
· Provincia di Mantova (Italia): un campo giovanile internazionale a Solferino a 150 anni dalla battaglia e dal gesto di solidarietà di popolo che fece nascere l’idea della Croce Rossa
· Gernika Gogoratuz (Spagna): il bombardamento delle popolazioni civili di Gernika durante la guerra di Spagna. Ricerca storica e animazione come pratica di riconciliazione
· Comuni di Bolzano e Nova Milanese (Italia): dagli scioperi operai come resistenza nonviolenta alla deportazione. Un progetto didattico per le scuole
· Argelès-sur-Mer (Francia): la Retirada. Animare nelle comunità locali la memoria dei profughi combattenti repubblicani della guerra civile spagnola
· Casa della pace di Mrkopalj (Croazia): una esperienza di educazione e diplomazia popolare in ex-Jugoslavia dove la pace ha vinto la guerra.

Pomeriggio

L’esperienza ed il progetto della città di Monza

§ 1° comunicazione: presentazione dei progetto di animazione territoriale sul bombardamento di Monza nel 1916
§ itinerario guidato nei luoghi del bombardamento di Monza [visita al quartiere S.Biagio della città di Monza e al “Roseto della Pace”, collocazione di un segno della memoria, incontro con i cittadini]
§ 2° comunicazione: come costruire un “patto di amicizia” tra comunità visto dai giovani
[comunicazioni ed animazione a cura del gruppo organizzatore del progetto monzese]

sera

spettacolo musicale

4° giorno

mattino

conclusioni [relazione finale del direttore del progetto] e partenze

Roberto Albanese

http://www.greenman.it

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