Cittadini del fiume

Idea progetto di una iniziativa di livello europeo finalizzata a sperimentare, partendo dalla valle del fiume Lambro, una metodologia integrata di lavoro tecnico scientifico e di comunicazione che renda protagonisti i cittadini di una corretta prevenzione dei fenomeni alluvionali

Proposta di un progetto dimostrativo e innovativo in ambito europeo su fiumi e cittadinanza ecologica [il Lambro]

Sommario:

1. Premessa
2. Contenuti
3. Obiettivi
4. Soggetti e partner
5. Organizzazione
6. Budget
7. Tempi
8. Promotori del documento

1. PREMESSA
Perché intervenire sull’argomento fiumi? Noi riteniamo che le ragioni siano molteplici, dovute sia alle emergenze (alluvione 2002) come al modificarsi del contesto ambientale (un cambiamento climatico in atto che porta a piene dei fiumi meno controllabili) e di quadro normativo gestionale, avviato a livello nazionale ma anche europeo. Le istituzioni sembrano avere difficoltà a governare questa transizione e i cittadini assistono impotenti a quanto avviene nel teatro politico.
Il ritardo è anche culturale e tecnico / scientifico: gli organismi preposti non sono in grado di misurarsi con il tema di una gestione sostenibile della risorsa acqua e della sua conservazione (sia in termini qualitativi che quantitativi). Gli elementi di programmazione sono carenti e confusi e si assiste all’attribuzione di maggiori competenze ai livelli comunali (ad esempio per la gestione del reticolo idrico minore) che questi non sono preparati a gestire.
Noi, cittadini promotori di questo progetto, esprimiamo un forte richiamo agli amministratori pubblici affinché modernizzino le competenze in termini di cultura ambientale proprie e dei servizi che gestiscono, ai cittadini perché la cultura del fiume e dell’acqua sia un vero patrimonio di costume, all’associazionismo affinché ci si doti di una adeguata metodologia di lavoro che garantisca la vera partecipazione dei cittadini ai momenti decisionali. Urge costruire nuovi ponti, perché tra politiche pubbliche e comportamenti ci sia quella coerenza che porti tutti coloro che condividono il destino di una stessa comunità territoriale di appartenenza – ad essere “cittadini del fiume”.

2. CONTENUTI
Nel 2002 la città di Monza ed altre località della valle del Lambro in Lombardia (es. Cologno Monzese), come del resto numerose altre comunità locali in Europa, sono state colpite da gravi alluvioni. Si sono verificate perdite di vite umane, cosa che a Monza è avvenuto in ragione di comportamenti imprudenti, ovvero per mancanza di educazione dei cittadini.
Dopo le forti alluvioni verificatesi nel 2002 come negli anni precedenti, il tema della prevenzione / protezione dalle alluvioni e della gestione delle acque è stato inserito dall’Unione Europea e da vari Stati, come pure dagli enti locali, tra le priorità dell’azione di governo e delle politiche territoriali. Ma una corretta gestione dei fiumi implica la sensibilizzazione e l’attivazione degli abitanti nella presa di decisioni, per quanto riguarda sia il recupero, come la conservazione e l’uso dei fiumi. In particolare la messa in atto di misure per riattivare le aree di espansione comporta una serie di problemi ambientali, sociali e politici nonché un maggiore coinvolgimento della cittadinanza a riguardo che sovente le autorità locali si dimostrano impreparate a promuovere e gestire. Questo, ad esempio, malgrado ora la nuova Direttiva europea quadro in tema di acqua – che sta progressivamente entrando in vigore a livello di ordinamenti giuridici nazionali – ampli la partecipazione delle popolazioni relativamente alla predisposizione e alla gestione dei piani di bacino.
Sulla base di queste premesse, il presente documento propone l’idea di un progetto di sperimentazione che, nei suoi prodotti, sia capace di visualizzare i benefici derivanti ad uno specifico bacino fluviale (a partire dall’alta e media valle del Lambro) dalla riattivazione delle aree di espansione, creando pure una nuova positiva percezione a livello di cittadini per quanto riguarda la presenza dei fiumi nei nostri territori. Il progetto intende arrivare a delineare una metodologia precisa e innovativa relativa alla partecipazione comunitaria alla presa di decisioni, basata su un lavoro culturale in tema di ecologia e di educazione allo sviluppo sostenibile che abbia adeguato spessore.
Partendo dalle numerose e qualificate esperienze realizzate nel territorio in questi anni da associazioni e cooperative ed enti pubblici, sarà predisposta una analisi multi-fattoriale (i vantaggi economici, sociali e ambientali ma anche i costi connessi alle possibilità di riattivazione delle aree di espansione del fiume) e verranno proposti strumenti corretti di intervento a livello di ingegneria naturalistica nonché tecniche per la comunicazione e l’animazione socio-culturale a livello di immaginario ambientale, al fine di motivare e favorire la partecipazione comunitaria alla presa di decisioni in tema di gestione dei fiumi.
In Italia, il fiume Lambro ha una storia recente ed antica di mobilitazione di cittadini e associazioni. Da circa trent’anni che in zona sono presenti gruppi ed associazioni per la tutela del fiume, che si sono impegnati attivamente soprattutto dopo le alluvioni del 1977. Molto è stato sperimentato a livello di metodologia di animazione di comunità in tema di ambiente. Il lavoro di ricerca culturale sul fiume fatto dai gruppi ha portato alla luce importanti testimonianze relative alle prime azioni popolari per la difesa del fiume storicamente documentate, che risalgono all’ottobre 1894. Nel 2004 cadrà quindi il 110° anniversario di questa petizione popolare; è nostro intendimento celebrare questa data proprio promuovendo il progetto “Fiumi e cittadini”, che servirà a confrontarsi – per quanto riguarda l’oggi ma anche in chiave storica – con altre significative esperienze di cittadinanza attiva legate ai fiumi europei che vorremmo fossero nostre partner.

2. OBIETTIVI
Il progetto intende arrivare a produrre le seguenti realizzazioni

1. Elaborazione di una proposta di Patto di cittadinanza per i bacini fluviali (in Italia l’alto e medio Lambro) relativo alle politiche pubbliche e a buone pratiche locali che sia sostenuto da una ampia ricerca in prospettiva ecologica legata al fiume e su studi relativi ad un coinvolgimento diffuso di cittadini e di stakeholders nel processo di presa di decisioni a livello locale
2. Organizzazione di Sistemi Informativi Geografici (GIS) di tipo interattivo, legati all’identificazione dei rischi e della vulnerabilità del territorio rispetto alle alluvioni, impostato anche come sistema facilmente accessibile da parte dei cittadini attraverso Internet
3. Messa in pratica di misure di recupero delle aree di espansione del fiume, anche dal lato paesaggistico, prevedendo la realizzazione di alcuni progetti di piccola scala, come case studies, legati al recupero del letto del fiume e delle sponde che verranno situati in alcune aree dimostrative della valle del Lambro da individuare quanto prima. A titolo puramente indicativo indichiamo, per l’Italia, i seguenti territori della valle del Lambro:
– S.Maurizio al Lambro (Cologno Monzese)
– Monza (parco e area “Castello”)
– Canonica / Lesmo
– Briosco (ponte Fornaci)
– Inverigo
4. Creazione di una piccola agenzia locale per l’occupazione e il finanziamento legate alle nuove fonti di lavoro legate al progetto
5. Gestione di un programma di attività di comunicazione (progetti educativi e strumenti per le scuole e le associazioni giovanili, focus group, laboratori teatrali e creativi, mostra sul progetto, unità televisive, forum Internet e giurie di cittadini, fascicoli e manuale per ragazzi, ecc.) e di animazione socio / culturale
Attraverso il progetto si intende promuovere a livello europeo un network tra coloro che lavorano sul tema dei fiumi, della educazione dei giovani e della partecipazione dei cittadini, ospitando una conferenza internazionale e divulgando le linee guida finali del progetto nei confronti delle altre regioni europee attraverso la pubblicazione un sito Internet e manuale cartaceo con annesso CD Rom.

3. SOGGETTI E PARTNER
Per questioni di fondo e anche finanziarie si ritiene che in prima battuta vada verificata la disponibilità a farsi carico di questo progetto da parte di un grande ente locale (come il Comune di Monza). Però va studiata in ogni caso anche la possibilità che sia un altro soggetto non pubblico di gradimento della rete che si verrà aggregando attorno al progetto.
Soggetti che intervengono operativamente:
· per la ricerca geo-ambientale sul bacino del fiume Lambro e gli studi relativi al coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali: ricercatori e cooperative
· per i Sistemi Informativi Geografici (GIS): aziende del settore informatico
· per i progetti dimostrativi di piccole dimensioni: cooperative sociali della zona e piccole aziende di manutenzione del verde
· per agenzia per l’impiego locale e la raccolta di risorse finanziarie: strutture locali e nazionali della finanza etica
· per la comunicazione, gli scambi internazionali, la diffusione dei risultati e attività legate: operatori, associazioni ed organismi impegnati nell’ambito dell’educazione / comunicazione ambientale e dell’animazione socio / culturale.
Collaborazioni da attivare (anche per finanziamento progetto da parte di enti):
· enti locali: per l’Italia, il Comune di Monza, Comune di Cologno Monzese, Comune di Brugherio, Sesto S.Giovanni, …
· altri enti: Parchi, ecc.
· associazioni locali: associazioni ambientaliste locali, giovanili, educative, ecc.
· associazioni e organismi (es.musei / case del fiume) attive in diverse realtà europee: Spagna, Francia, Austria, Germania, ecc.
· televisioni
· giornali locali

4. ORGANIZZAZIONE – E’ ipotizzato un modello organizzativo strutturato su tre diversi livelli:
(a) gestione politica: con un comitato di gestione europeo aperto a tutti i soggetti aderenti
(b) gestione pratica: gruppo di lavoro nazionali per il coordinamento del progetto
(c) monitoraggio qualità: comitato scientifico composto da docenti universitari italiani e stranieri esperti in scienze naturali, scienze umane e della comunicazione

5. BUDGET
Oggetto di verifica.
[quota di cofinanziamento comunitario 50% (ad esempio da fondi EU LIFE Ambiente)]

6. TEMPI
La durata del progetto è di circa 3 anni circa

7. PROMOTORI DEL DOCUMENTO
Il presente documento è condiviso da
– Roberto Albanese – già presidente comitato per il parco regionale della valle del Lambro e consigliere regionale e promotore Progetto Green Man
– Pompeo Casati – già docente Università di Milano, facoltà di Scienze della Terra
– Mino D’Alessio – geologo, cooperativa REA (Monza)
– Gianpiero Corbetta – già Sindaco di Veduggio e membro Direttivo Parco regionale della Valle del Lambro
– Ines La Licata – già promotrice comitato per il parco regionale della valle del Lambro e fondatrice Lega Ambiente Monza

Roberto Albanese

http://www.greenman.it

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